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04/11/2024. G7 Inclusione e Disabilità ad Assisi. Parte Seconda.

I discorsi della Ministra Alessandra Locatelli.
Facendo seguito alla precedente nota, redatta in occasione del G7-Disabilità che si è tenuto in Assisi e Solfagnano (PG) nei giorni 14-15-16 ottobre 2024, come anticipato, pubblichiamo qui i video realizzati sul posto dai nostri partecipanti all’evento e i discorsi che la Ministra ha pronunciato, relativi alla giornata di lunedì 14, nel corso della cerimonia di accoglienza delle delegazioni dei paesi stranieri, che si è svolta nella piazza inferiore.

 


Allegati:

 

                   
I discorsi della Ministra.pdf

I Video Realizzati

         

 

Discorsi della Ministra Alessandra Locatelli
durante la Cerimonia di apertura del G7 – Inclusione e Disabilità

 

Assisi 14 ottobre 2024

 

MATTINA

 
Ministra Locatelli: Annullo Postale
 

Grazie a Poste Italiane perché grazie al lavoro di tutti questi giorni, e anche con i nostri uffici, è stato creato e riprodotto un francobollo che possa testimoniare e lasciare nella storia il passaggio di questo evento.
Un evento epocale. Il primo, ripeto, a livello mondiale, a livello politico. Oggi ci saranno, da stasera saranno dodici i ministri, oggi saremo qui in undici. Ma saremo tutti presenti. Perché nei nostri paesi stiamo lavorando per migliorare la qualità della vita delle persone. Ma perché dobbiamo fare ancora di più.
E io credo che, insieme, possiamo fare di più, lasciandone traccia vera, anche attraverso un simbolo che possa arrivare davvero nelle case, nel cuore di tutti.
Abbiamo tanto lavoro da portare avanti, anche con le nostre mani, col nostro sorriso e col nostro cuore.

 

POMERIGGIO

 
Avvio dell’evento e Introduzione alla cerimonia
 
Presentatrice (Elisabetta Soglio, Corriere della sera, responsabile del settimanale Buone Notizie – L’impresa del bene)
Benvenuti al primo G7 della storia dedicato al tema dell’inclusione e della disabilità. Sono veramente contenta di essere qui e soprattutto, siccome siamo molto emozionati, di avere al mio fianco DJ Mitch che mi aiuterà in questa giornata.
Però oggi è una giornata veramente di festa, una giornata bella. Intanto abbiamo detto primo G7 della storia, della disabilità. Il nostro paese deve essere orgoglioso di avere questo primato. Ed è anche il primo G7 vedete aperto al pubblico. Oggi è la cerimonia inaugurale, non ci sono sale chiuse, siamo tutti qui, in questo posto meraviglioso, Assisi, che è un posto che ci porta un richiamo alla pace.
 
Presentatore (DJ Mitch)
 
Un posto bellissimo, un posto spirituale, pensate un po’, la tradizione che si unisce all’innovazione sociale che abbiamo portato noi quest’oggi.
 
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Invito a salire sul palco il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli.
 
 
Ministra Locatelli: Introduzione
 
Grazie, grazie davvero a voi per quello che state facendo. Ma soprattutto grazie a questa meravigliosa piazza, e grazie a tutti i colleghi. Ci sarà modo poi di ringraziare davvero tutti e di fare un discorso. Però io vorrei ringraziare anche i nostri performer in Lingua dei segni. Avremo modo di avere questa bellissima traduzione.
 
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Segue l’esecuzione dell’Inno d’Italia
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Grazie, grazie davvero a tutti, davvero una grande emozione. Voglio dire innanzi tutto benvenuti. Benvenuti a tutti i colleghi che sono qui oggi, perché oggi è davvero un punto importante della storia. Un punto che inizia e dopo questo io credo che non torneremo indietro. Perché oggi siamo qua tutti insieme, le massime istituzioni che rappresentano le potenze economiche di questo pianeta, i ministri ospiti speciali oggi di tanti paesi, il mondo delle associazioni, il modo delle famiglie, il territorio, tutti coloro che vogliono contribuire a rendere migliore la vita delle persone, e non solo delle persone con disabilità, io dico di tutte, perché questo è un G7 che si chiama “Inclusione e Disabilità”, ma per la prima volta nella storia parla di persone.

 

Lo dico spesso, noi ci troviamo come governi a parlare di trasporti, di ambiente, di cultura, di turismo, di tante altre cose. Ma se non parliamo di persone, se non mettiamo le persone al primo posto, allora non riusciamo a fare bene, e ci indeboliamo. Se invece riusciamo con la nostra presenza, qui oggi, ma anche nei nostri paesi poi, domani, e poi anche nei gesti quotidiani, quelli di tutti i giorni, nei nostri territori, nelle nostre famiglie, per strada, se riusciamo a fare qualcosa di più per gli altri, lo possiamo fare per tutti.

 
E allora…
 
Ministra Locatelli: Discorso ufficiale
 
Grazie e Benvenuti.
 
Oggi la storia mette un punto, dopo il quale non dovremo più fare retromarcia.
 
Sono particolarmente lieta di accogliere in Italia i Ministri che si occupano di inclusione e si occupano di persone.
 

Il Canada, la Francia, gli Stati Uniti d’America, l’Inghilterra, la Germania, il Giappone, il Commissario Straordinario dell’Unione Europea, i ministri del Kenia e della Tunisia, del Sudafrica e del Vietnam, i Presidenti dell’European Disability Forum e dell’International Disability Alliance, i nostri Rappresentanti delle Federazioni FAND e FISH che siedono nell’Osservatorio Nazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità.

 

A noi non piacciono le cose facili, perché, per arrivare ad ottenere risultati importanti, serve impegno, dedizione, cuore e coraggio. E oggi ad Assisi, insieme, stiamo iniziando proprio una nuova sfida. L’abbiamo fatta per raggiungere la città di Assisi, che è meravigliosa, ma abbiamo messo in campo anche un meraviglioso parterre, un meraviglioso gruppo di associazioni, di volontari, di persone che si sono date una mano e che hanno reso possibile a tutti raggiungere Assisi.

 
E questo è straordinario. Non pensavo che saremmo stati davvero così tanti.
 
Cari Ministri,
 

con noi in piazza ci sono le persone con disabilità, le famiglie, le associazioni, gli enti del Terzo Settore, perché solo uniti, mondo delle istituzioni, mondo del Terzo Settore e mondo privato possiamo fare di più e meglio. Questa è la sfida per il futuro.

 

Questa mattina, mentre giravo fra i bellissimi stand, che spero abbiate tutti l’opportunità di visitare qui sopra, in via S. Francesco, mi sono fermata per fare una foto. Ma ero molto in ritardo, e qualcuno del mio staff mi ha detto “dobbiamo muoverci perché poi arrivano i Ministri”, e c’era una persona vicina, e gli ho detto “dobbiamo muoverci, io devo correre, sennò mi portano via”. E lei mi ha detto “No, io ti prendo la mano, tu stai qui e andiamo insieme. Ti accompagniamo. Ti accompagneremo sempre”. E io credo che questo sia il senso di tutto: l’incoraggiamento, il supporto e il sostegno reciproco. Solo perché insieme possiamo andare lontano e soprattutto senza lasciare indietro nessuno.

 

Questo è quello che deve accadere a noi. Abbiamo ancora tanta strada da compiere, ma insieme, in ognuno dei nostri paesi, con l’impegno anche della Carta di Solfagnano tracceremo la strada giusta per lavorare per i diritti di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale, politica, dei nostri paesi.

 

La vita di ogni persona è fatta di benessere e di salute, sicuramente, ma ognuno di noi ha bisogno di tanto altro. Abbiamo bisogno… La vita di tutti noi è fatta anche di tanto altro, dicevo no…, l’abbiamo visto anche solo con il colpo d’occhio qui. Ci sono dei ragazzi che lavorano e fanno in… insomma lavorano in tanti ristoranti… Ci sono attività e associazioni che fanno inclusione lavorativa, lo stiamo vedendo con la nostra orchestra, lo vediamo nei nostri territori.

 

Abbiamo bisogno di dimensione lavorativa, la possibilità di poter viaggiare, la possibilità di poter stare insieme, della dimensione affettiva, relazionale, è importante tutto nella nostra vita, dobbiamo tenere insieme tutto, superando quelle frammentazioni che purtroppo spesso ci sono nelle risposte ai bisogni.

 

Ecco perché io sono convinta che attraverso quel progetto di vita, che spesso nomino e di cui spesso parlo, ma che è il progetto di vita di tutti noi, pensando al futuro, possiamo davvero cambiare le cose e possiamo impegnarci per rendere più autonoma e dignitosa la vita di tutti, nel rispetto dei diritti sanciti dalla Convenzione ONU, che nei nostri paesi è stata ratificata, o è stata firmata.

 

Grazie voglio dirlo dal cuore anche alla città di Assisi, che ormai da mesi, no…, ci ospita, che si è data da fare, si è impegnata con i suoi uffici, con i volontari, con la popolazione, che ha saputo accogliere una giornata un po’ diversa, anche se Assisi è abituata ad accogliere anche il Papa!

 

Ecco io credo che insieme… questo sia un messaggio straordinario da portare nei nostri cuori oggi, che rimarrà nella storia, ma anche per il futuro, perché dobbiamo tracciare tante altre tappe nel nostro lavoro.

 

E voglio ringraziare le forze dell’ordine, anche io, anche se è già stato fatto, perché ci stanno garantendo la sicurezza, ma non solo.

 

Oggi c’è stato un impegno umano nei confronti di tutti a collaborare insieme. E penso che questo sia straordinario. Solo qui, ad Assisi, con la vostra presenza, colleghi, e con la presenza di tutto il mondo delle famiglie, delle persone, delle associazioni, dei rappresentanti delle istituzioni a tutti i livelli, sia stato possibile.

 
Grazie, perché oggi la storia dà una nuova opportunità alle persone, e spero che tutti noi sapremo sfruttarla.
 
Grazie, e buon lavoro da qui e per i prossimi giorni, e per il futuro. Grazie.
 
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Seguono gli interventi di tutti i ministri G7 e invitati, nonché le Testimonianze
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Ministra Locatelli: Ringraziamenti finali
 
Grazie!
 
Grazie a tutti!
 
Abbiamo quasi finito. Quasi finito perché ancora qualche ringraziamento… ancora da fare. Poi vi sarete accorti, no! Mi trascinano un po’ di qua un po’ di là. Sbaglio a entrare. Sbaglio a uscire…
 

Diciamo che i nostri saluti, cari Ministri, non sono stati perfetti… la stretta di mano, quella precisa, dove siamo tutti composti… No! Noi siamo persone che si vogliono anche bene, e quindi ci abbracciamo, anche. E quindi il nostro saluto tra Governi del Mondo sono stati gli abbracci, prima delle strette di mano. Quindi questa è stata anche una cosa bella! Abbiamo voluto rompere un po’ le regole.

 

Abbiamo voluto anche far assaporare agli altri che stare insieme, quando ognuno è una parte importante di questo progetto meraviglioso che stiamo costruendo… Non solo oggi. Perché oggi ci sono tante persone che hanno contribuito, lo abbiamo detto, a renderlo veramente speciale. Ma ognuno di noi. Noi Ministri, tutti i delegati, i nostri collaboratori, tutte le persone che lavorano a diverso titolo nelle amministrazioni, nelle istituzioni. Poi tutte le persone che a diverso titolo si occupano degli altri. Negli enti del terzo settore, nelle istituzioni. E anche le persone…, che ognuna può fare qualcosa. Ognuno è un pezzettino indispensabile. E se manca il supporto di qualcuno, quel progetto meraviglioso, che noi chiamiamo inclusione e valorizzazione delle persone, non lo raggiungiamo mai. Per questo ognuno di noi è importante che lo senta dentro questo cambiamento. Che senta che possiamo fare qualcosa di grande. Noi poi domani ci lavoriamo. Ci lavoriamo coi nostri uffici. Ci lavoriamo coi massimi esponenti delle associazioni del terzo settore. Ma tutti dobbiamo avere un’unica voce, perché altrimenti non andiamo da nessuna parte. Abbiamo imparato tanto oggi. Non siamo stati protagonisti solo noi ministri.

 

È il G7. E ci sarà un momento a porte chiuse, dove dovremo scrivere, confrontarci, firmare un documento. Ma è anche un momento che è importante per la vita di tutti noi. Nessuno escluso.

 

E quindi io devo ringraziare chi ha contribuito anche giorno per giorno. Perché voi dovete sapere che noi siamo qui ad Assisi da un anno ormai. Perché oggi sembra che la giornata sia finita. Tutto a posto, no… invece…

 

Ringrazio naturalmente il sindaco Proietti del Comune di Assisi, che ci ha, diciamo, supportato in questo percorso. Ringrazio il sindaco Ferdinandi di Perugia, dove saremo domani. Ringrazio la Prefettura che, insomma, insieme a tutte le Forze dell’Ordine, è stata… e il Comitato di Ordine Pubblico, che all’inizio, lo diciamo sempre, mi guardava un po’ stranita, perché un anno prima arrivare a ragionare di un evento... Di solito non si fa. E invece oggi abbiamo capito perché. Perché per poter dare la possibilità a tutti di arrivare qui ad Assisi… Di poterci arrivare in carrozzina. Di poterci arrivare in macchina. Di poter arrivare con i propri amici. Di poter essere… Ecco. Serve una preparazione per poterlo fare. E serve anche uno sforzo.

 

Ma a noi le cose facili, dicevamo, non ci piacciono. E quindi è stata una grande sfida. E devo ringraziare anche la Regione Umbria, che ci ha messo tanto impegno, c’è la Presidente Tesei, c’è la presidente delle associazioni [tutti che mi salutano] e dell’Osservatorio umbro. Ringrazio davvero tutti col cuore per tutto il lavoro che è stato fatto.

 

E ringrazio anche, davvero con tutto il cuore, i frati della Basilica, perché mi hanno sostenuto anche quando venivo qui, qualche volta, e non sapevo ancora che cosa volevo fare. Non avevo ancora deciso, diciamo, quanto avrebbe potuto essere grande e partecipato questo G7. Ma mi hanno incoraggiata e mi hanno dato tutto lo staff che ha seguito passo passo tutto il lavoro che abbiamo fatto oggi.

 

E non voglio dimenticare nessuno, ma ho voluto lasciare volutamente per ultimo il Governo italiano, ma non perché siamo di meno, ma perché vogliamo dirvi grazie, io, il Presidente Meloni. Grazie, grazie, perché solo grazie ad ognuno di voi abbiamo potuto raggiungere questo obiettivo. Abbiamo potuto realizzare questa giornata straordinaria. E devo dire che il Presidente Meloni ci ha creduto dal principio. Quando, in tempi non sospetti, Sara Minkara [consigliera speciale per i diritti internazionali delle persone con disabilità], Kamala Harris [vicepresidente USA], Helena Dalli [commissario europeo per l’uguaglianza] e tanti altri ministri mi hanno incoraggiata e mi hanno detto “Vai e porta avanti questo G7 perché il G7 è di tutte e tutti”.

 

Ma devo ringraziare anche Jürgen Dusel [commissario federale per le questioni delle persone con disabilità della Germania], perché la Germania è stata la prima che a livello tecnico ha voluto mettere insieme i paesi. E senza quel piccolo passo forse oggi non saremmo qui.

 

Però c’è un futuro importante che ci aspetta. E l’ultimo ringraziamento, sentito e dal cuore, lo faccio al mio staff. Perché da soli non si va da nessuna parte. Io qui non avrei potuto fare niente se non avessi avuto degli uffici, una segreteria, una collaborazione diretta, le persone che mi accompagnano tutti i giorni, che mi hanno incoraggiato, mi hanno seguita, mi hanno sopportata, e credo che sia così per ognuno di noi.

 
Quindi andiamo avanti dritti, insieme, verso l’obiettivo.
 

E chiedo a tutti i ministri di raggiungerci sul palco. Perché vogliamo fare anche una foto insieme, e salutarci insieme, in un momento corale, come abbiamo detto.

 
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Presentatrice
 
Per i ringraziamenti dobbiamo ringraziare anche i due vocalist, Mirco e Maria, che veramente hanno fatto anche loro un lavoro pazzesco, la regia di questo evento, i fonici, insomma tutti i ragazzi del palco.
 
Presentatore
 
… E tutti i presenti. Un grosso applauso. Fatevi un grosso applauso. Oggi abbiamo scritto una piccola pagina di storia, dai!
 
Ministra Locatelli: conclusione
 
[Intanto che salgono i Ministri]
 

Grazie ancora una volta a tutti davvero. Grazie alle amministrazioni. Grazie alla Regione. Grazie allo Stato, che crede in noi. Grazie alle associazioni, grazie a tutte le persone, alle famiglie, alle testimonianze che abbiamo avuto. Grazie a voi. Grazie!

 
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L’evento termina con la canzone “We are the champions”
 

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